La cocciniglia e le infestazioni delle piante

La cocciniglia e le infestazioni delle piante

Conosciamo la cocciniglia e come questo parassita infesta le piante. Si tratta di un nemico davvero temibile per la maggior parte delle piante, in grado di colonizzare piante ornamentali, grasse, da appartamento, da giardino e alberi da frutto. È nota per colpire in modo molto forte svariati alberi da frutto con danni ingenti per la redditività delle colture.

Le cocciniglie o coccidi sono una superfamiglia di insetti fitofagi compresi nell’ordine dei Rhynchota. Il nome cocciniglia deriva dallo spagnolo cochinilla (“porcellino di terra”). La superfamiglia Coccoidea comprende circa 7 000 specie distribuite in 21 famiglie viventi.

Costituiscono uno dei raggruppamenti sistematici più dannosi per l’agricoltura. Sono, infatti, insetti esclusivamente fitomizi, parassiti che infestano le piante e, nutrendosi della loro linfa, ne possono compromettere la salute. Nonostante siano piuttosto piccoli e dotati di un potenziale riproduttivo sostanzialmente inferiore a quello di altri fitofagi come gli Afidi, i Ditteri Tefritidi o gli Acari, diverse specie di cocciniglie possono facilmente essere responsabili di infestazioni di gravità tale da causare perdite considerevoli di prodotto.

Le femmine di cocciniglia si infilano nelle fessure delle foglie oppure in anfratti poco esposti al sole e agli agenti atmosferici, in corrispondenza dei canali linfatici da cui si nutrono. Da lì, dove l’umidità è poca, invadono lentamente la struttura intera della pianta. Una volta riprodotte, ricoprono tutto l’arbusto producendo la melata, una sostanza altamente zuccherina, che attira inevitabilmente altri “predatori” pericolosi. L’imbrattamento dei prodotti con la melata e l’eventuale sviluppo di funghi e altri parassiti sulla superficie delle foglie o dei frutti riducono la capacità fotosintetica della pianta a scapito della sua potenzialità produttiva, fino, in mancanza di interventi tempestivi, alla morte della pianta.

 

Specie di cocciniglia

Esistono diverse specie di cocciniglie:

Cocciniglia rossa (Aonidiella aurantii): di dimensioni molto piccole, di pochi millimetri, è la specie più diffusa. Ha un colore rossastro, tendente a rosa per le femmine, più marroncino per gli esemplari maschi e attacca soprattutto il mandorlo, le rose e piante da frutta come il limone, il pero e la vite. Si riconosce per l’ingiallimento delle foglie e la caduta prematura di rami, frutti e fiori.

Cocciniglia gialla: predilige gli agrumi e viene identificata con il nome scientifico di Aonidiella citrina.

Cocciniglia cotonosa: facilmente riconoscibile per la sua colorazione bianca ed il suo aspetto che ricorda proprio quella del cotone insieme ad una patina appiccicosa che è la melata. Gli insetti hanno dimensioni piccolissime, da uno a dieci millimetri e si sviluppano sulla zona inferiore della foglia, protetti dalla lanugine bianca, così troppo spesso vengono individuati tardi, quando già le foglie si arricciano e cadono.

Cocciniglia tartaruga: particolare tipo di cocciniglia il cui dorso ricorda quello della tartaruga. Rappresenta un pericolo in particolare per i pini domestici.

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